- Finora quest'anno, CORPOGUAJIRA è tornata al suo habitat naturale 400 esemplari di fauna selvatica.
- L'attività di rilascio della fauna è stata guidata dal Direttore Generale di CORPOGUAJIRA e dal Governatore del Dipartimento.
Riohacha, 11 Settembre 2020.
Questa è una grande notizia per la fauna di La Guajira!! scimmie, trigrilli, morrocoy, babillas, parrocchetti, cardinali e tucani, fanno parte del 50 animali che sono tornati nel loro habitat questo venerdì 11 Settembre, Giornata nazionale della biodiversità, nel quadro della grande campagna #OurFaunaLibre portata avanti a livello nazionale. Il Governatore del Dipartimento ha aderito all'attività come segno del suo impegno per la conservazione dei nostri ecosistemi..
La Corporazione Autonoma Regionale di La Guajira finora 2020 ha ricevuto 503 esemplari della fauna selvatica. Di questi, il 70% corrisponde a sequestri effettuati in alleanza con le forze militari e di polizia, e la restante percentuale corrisponde a consegne volontarie e salvataggi.
Dopo l'arrivo al Centro di Cura e Valutazione della Fauna, gli animali vengono sottoposti ad una valutazione medico-veterinaria., dove i professionisti determinano lo stato di salute e il comportamento, e la corrispondente misura di gestione, come essere rilasciato, quelli precedentemente riabilitati. Finora quest'anno, sono stati restituiti al loro habitat naturale 400 esemplari di fauna selvatica a La Guajira.
Le specie che prevalgono nei sequestri sono le tartarughe marine e gli uccelli, purtroppo dimostrando che il traffico illecito di questi è ancora latente. Seguono scimmie e felini, soprattutto gattopardi e puma..
Nell'ambito della giornata, più di 1.800 gli animali sono stati restituiti al loro ambiente naturale in tutto il paese , un grande sforzo compiuto dagli enti regionali autonomi e di sviluppo sostenibile a favore della conservazione della biodiversità della Colombia.
Il lavoro di CORPOGUAJIRA continua e fa avanzare permanentemente le pubblicazioni. Por ello, L’appello è quello di prenderci cura insieme della fauna. Questo periodo di isolamento obbligatorio ha generato fiducia negli animali, che raggiungono i luoghi che le persone normalmente frequentano, nei centri abitati o nelle zone limitrofe, quindi si raccomanda di non toccarli o attaccarli, ma avvisare le autorità ambientali o la forza pubblica, per procedere al loro salvataggio.
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